sabato 16 giugno 2012

La politica e gli italiani


LA POLITICA E GLI ITALIANI: DIFESA CORPORATIVA, AUTORITARISMO, RIBELLISMO

"Vivere per il presente è l'ossessione dominante" (Christopher Lasch, La cultura del narcisismo, Milano, Bompiani, 1981, p. 17). 


Francesco Guicciardini (1483-1540)
Non è facile parlare di politica in Italia. Le ragioni della difficoltà credo che siano le seguenti: da un lato la politica per molti italiani ha a che vedere con la difesa dei propri interessi corporativi, del “particulare”, per usare la nota espressione del Guicciardini; dall’altro
significa affermazione radicale e violenta di un’ideologia o di una prassi, o semplicemente di un odio, contro l’altra parte della nazione, quella ritenuta corrotta, moralmente inferiore e quindi meritevole di essere estirpata dalla società. I due atteggiamenti spesso convivono, non soltanto nella stessa epoca, ma persino nella medesima persona. Non c’è mai stato spazio, in Italia, per una discussione pacata attorno ai problemi nazionali, rispettandosi l’un l’altro, accettando come legittime e comuni le regole istituzionali, pur mantenendo diversità di vedute su come risolvere i problemi di cui si discute. Insomma, non c’è mai stato spazio in Italia per realizzare una politica autenticamente liberal-democratica.

lunedì 11 giugno 2012

Memoria, oblio e storia: 2a parte


Memoria, oblio e storia: seconda parte


2. L'Italia e il controverso passato recente: le polemiche
Anche l'Italia ha avuto le sue dure polemiche sul passato recente; anche da noi le contese hanno avuto come oggetto il fascismo e l'antifascismo. Fino ai primi anni Sessanta, la storiografia ha esorcizzato la questione delle cause del fascismo:
secondo Croce il ventennio fu una parentesi nella storia d'Italia, frutto di un temporaneo decadimento morale. Poi, sotto l'influenza del marxismo, il fascismo fu giudicato una dittatura frutto della reazione del capitalismo contro le classi popolari italiane, estranee, quindi, a qualsiasi forma di consenso nei confronti del regime. La memoria ufficiale così si era formata: le classi popolari hanno subito la brutalità della dittatura, ma se ne sono liberate grazie alla Resistenza, una rivoluzione di massa i cui esiti più avanzati sarebbero stati bloccati dalla piega conservatrice presa dagli eventi tra 1945 e 1948.
Lo storico italiano Renzo De Felice (1929-1996)
Il primo volume della biografia su Mussolini
scritta da De Felice
Come è successo per la Germania con gli studi di Nolte, in Italia gli studi di Renzo De Felice sul fascismo (iniziati negli anni Sessanta e terminati negli anni Novanta) provocarono un ripensamento e una profonda revisione di questa “vulgata”.