domenica 27 ottobre 2013

Magistratura al posto della famiglia? Il mio articolo su Fanpage


Due settimane fa ho ricevuto, come altri insegnanti, dal Tribunale per i Minori di Ancona una "raccomandazione" (qui sopra ne vedete una parte) che invita il personale delle scuole a segnalare, oltre ai casi di evasione dell'obbligo scolastico, anche i casi di maltrattamento "intra o extrafamiliare, nelle varie forme dell'incuria, della discuria e dell'ipercura". Cosa significa? Che conseguenze può avere una raccomandazione come questa? E, soprattutto, come mai i giudici si occupano anche del "modo" con cui un figlio viene educato?
Se volete saperne di più, leggete il mio articolo su Fanpage: Una magistratura che si sostituisce alla famiglia.

Buona lettura!

2 commenti:

  1. Gentilissimo Carlo,
    lascio queste note nel blog perché, per scelta, non ho un profilo "facebook" e mi pare di aver compreso che un commento su Fanpage lo richieda.
    Il tuo articolo, oltre a quelle che hai espresso con il consueto equilibrio, suggerisce altre osservazioni ed alcune domande.
    In primo luogo: la sostituzione della famiglia da parte della magistratura non pare avvenire per richiesta di qualche soggetto bisognoso di tutela, ma per iniziativa dello stesso organismo giudiziario, "motu proprio".
    La "raccomandazione", secondo la mia opinione, indicandovi come "autonomamente responsabili in caso di omissione", sottintende il sottile ricatto del richiamo al contenuto dell'art. 328 del Codice Penale (la cosiddetta "Omissione di atti d'ufficio", appunto), con la possibile conseguente sanzione della reclusione!
    In secondo luogo, mi chiedo se analoghe raccomandazioni siano state fatte anche in altre regioni.
    Se sì, a questo punto, perché non direttamente dal Ministero della Giustizia, in forma di richiesta di collaborazione, nei confronti del Ministero dell'Istruzione, per l'intero territorio nazionale?
    Se no: come mai in altre regioni, magari anche confinanti con la tua, questa disparità di trattamento nei confronti dei principali operatori della scuola?
    Un saluto cordiale,
    Andrea Guerzoni

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  2. Caro Andrea, le tue osservazioni sono rilevanti e richiedono risposte che al momento non so darti. Posso dire solo quanto segue: credo che tu abbia ragione riguardo al fatto che il Tribunale per i minori si è mosso di sua iniziativa (che sappia io, nessuno ha richiesto il suo intervento); esiste seriamente, come hai notato tu, il rischio di gravi sanzioni nei confronti della scuola (dell'insegnante e/o dirigente inadempienti); non so se altri tribunali in altre regioni si siano mossi nello stessa direzione, non mi risulta, inoltre, alcun intervento di collaborazione tra MIUR e Min. della Giustizia in relazione alla raccomandazione di cui stiamo parlando. Bisognerebbe andare più a fondo della questione. So bene che oggi abbiamo in Italia problemi molto più gravi, ma una magistratura che interviene nel campo della relazione educativa genitore-figlio solleva, più che un problema di legittimità giuridica, un problema di libertà individuale. Nel prossimo futuro, se uno studente marina la scuola, dovrò segnalare i suoi genitori alla Procura della Repubblica per "incuria"? E, peggio, se i genitori lo rimproverano mettendolo in punizione per una settimana (che so: niente uscite serali, niente smartphone, niente internet), la loro decisione dovrà essere segnalata come "discuria"? o come "ipercura"? Chi decide, insomma, se un'iniziativa educativa è giusta o sbagliata? la Procura? Se è così mala tempora currunt...
    Un caro saluto
    Ps.: da quel che leggo nel tuo commento mi sembra che te ne intenda di leggi e di questioni giuridiche; perciò ti chiedo un favore: se vieni a conoscenza di qualche novità su questo problema puoi tenermi informato? Grazie.

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